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Roberto Mori - L'opera

"Un'interpretazione articolata e analitica, dove l'accumulo di tensioni, retto con trascinante vigoria, non ha oscurato il volubile trascolorare né certe levigate raffinatezze della partitura".


Maggiolen Uscotti - Ôlyrix

“Dans cet univers esthétisé et épuré, la tragédie est dictée par l’interprétation attentive mais néanmoins viscérale du chef Sesto Quatrini, dans un alliage entre tradition retenue et débordements qui est celui de cet opéra : sa vision illustrative ne dédaigne pas les extrêmes voire même une brutalité résonnant avec la douleur de ce drame”.


Roberto Mori - Connessi all'Opera

“Il maestro romano sgancia il capolavoro di Puccini dalla temperie melodrammatica tardo romantica, ripulendo inoltre la partitura da incrostazioni veriste, sentimentalismi stucchevoli e manierismi. Privilegia una lettura articolata e prismatica, con punte di incisiva presenza sinfonica, tenendo sempre in tensione teatrale la scena. L’accumulo delle tensioni, tuttavia, non oscura il mutevole trascolorare strumentale, la levigatezza di una partitura percorsa da un estetismo decorativo e a tratti crudele. La disperata vicenda di Butterfly si dipana con rabbiosa evidenza, aprendo a squarci drammatici estremi, senza perdere di vista la dimensione cerimoniale, o la componente lirico-amorosa. Un’esecuzione che vive insomma nella frammentazione drammatica, ma improntata a forte tensione comunicativa”.

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