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[...]" Infine il M° Sesto Quatrini alla guida del complesso orchestrale del Teatro del Maggio Fiorentino; non si può dire che abbia mancato nel dimostrare il carattere necessario a far passare la sua idea della partitura bizetiana. Nel suo approccio si nota in primis l'attenzione alla ricchezza ed alla varietà del suono (curato nelle dinamiche e quindi nella ricerca costante di un colore denso di significato) brillante e garbatamente sfacciato nella roboante sinfonia, quanto commovente nella grande pagina di inizio del terzo atto. [...] Ultima recita di questa ripresa con un pubblico più numeroso che ha dispensato per tutti calorosi consensi."

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